VALTELLINA SUPERIORE DOCG | GOCCIA

Valtellina Superiore

Denominazione d’origine controllata e garantita 

 

Come nasce il Valtellina Superiore DOCG (la vigna, l’uva)

Le vigne in area DOCG del comune di Tirano in Valtellina si collocano nel cuore della fascia costiera a quota altimetrica 450-550 metri di altitudine e sono caratterizzate, insieme allo spettacolare terrazzamento di muri in sasso, anche da una prerogativa che le rende esclusive: le murache.

Le “murache” sono spuntoni di roccia granitica cavati alla terra per piantumare la vigna molti anni fa e cumulati ai bordi del terrazzo. Nella poca terra al piede di questi cumuli sono piantati i ceppi di nebbiolo-chiavennasca: viti antiche, anche secolari, che maturano l’uva adagiata sulle pietre godendo una più intensa irradiazione solare. 

L’uva delle murachevaltellinesi, con acini più piccoli e più coloriti, è sempre in lieve anticipo di maturazione rispetto a quella dell’intera vigna. I suoi grappoli sono allora raccolti e posti in cassette qualche giorno prima del restante nebbiolo, per poi essere portati in fruttaio per un lieve appassimento di 30-40 giorni allo scopo di arricchire e concentrare ulteriormente il succo.

 

La cantina: produzione e affinamento

Le attenzioni nella vinificazione del vino Valtellina Superiore si rifanno all’antico uso del “rinforzo”, tradizionalmente presente in passato nella pratica vinaria della Valtellina.

Al vino ottenuto dalle uve nebbiolo fermentate ai primi di ottobre, a circa metà novembre viene aggiunta l’uva lievemente appassita delle murache per favorire la ripresa della fermentazione alcolica e il completamento della trasformazione malolattica. 

Già in dicembre il vino, potenziatosi nella struttura e reso maggiormente complesso e intenso, inizia l’affinamento e invecchiamento in botti di rovere da 1500 litri e in barrique. L’invecchiamento prosegue poi al fresco della cantina, regolarmente monitorato, per ancora 18-20 mesi; al termine il Valtellina Superiore DOCG Goccia passa alla messa in bottiglia, dove in altri 6 mesi completa l’élevage e perfeziona il bouquet.

 

Il bicchiere: la degustazione del Valtellina Superiore

Questo tipico vino valtellinese si presenta rosso rubino, con fugaci note porpora e appena lievi sfumature tegola. Etereo e avvolgente, porta all’olfatto eleganti sensazioni di frutta rossa matura (prugna susina, mora e lieve marasca) accompagnate da note di nocciola tostata, tabacco e erbe officinali. 

Al gusto concilia in grande armonia l’intensità della struttura, creata da tannini sapidi e avvolgenti, con il generoso carattere fruttato-tostato. Nel rispetto dell’austerità del vitigno nebbiolo, esprime l’eleganza e la finezza caratteristiche della viticoltura alpina di Valtellina.

 

L’evoluzione

Il Valtellina Superiore La Grazia si rivela di grande soddisfazione e ampiezza gustativa già all’inizio della commercializzazione con due anni di invecchiamento. È però nelle sue prerogative l’attitudine a migliorare e affinarsi ulteriormente nel lungo e lunghissimo tempo. 

Correttamente conservato, questo vino cresce qualitativamente nel tempo e raggiunge l’apice con 10-12 anni di affinamento in bottiglia. Resta comunque capace di andare anche molto oltre, fino a 25-30 anni, e per allora si apre anche a note balsamiche e resinose.